Diritto al Rimborso
La notizia della sentenza della Cassazione secondo cui i consumatori hanno diritto al rimborso delle licenze Windows acquistate in modo coatto insieme ai nuovi computer ha avuto ampia risonanza su tutti i media, non solo quelli dedicati al settore informatico. Ma è adesso ora di pretendere che tale diritto sia fatto rispettare da parte dei produttori, che devono garantire chiare procedure di richiesta, modalità non inutilmente complesse, e compensi equi ed allineati al mercato.
E' per questo che oggi l'Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori, insieme a Free Software Fondation Europe e Italian Linux Society, ha presentato all'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (AGCM) una esplicita richiesta ad intervenire nei confronti del reiterato ostruzionismo deliberatamente operato dai produttori, che mai si sono premurati di informare, assistere ed assecondare i consumatori nell'esercizio della legittima pratica.
Per l'occasione Italian Linux Society ha pubblicato la campagna divulgativa "Fatti Rimborsare il Sistema (in)Operativo!", da condividere e propagare ad amici e conoscenti, mirata a sollecitare i produttori ad esprimersi in modo chiaro sulla questione. Perché una volta sancito il diritto al rimborso è ora indispensabile renderlo attuabile per davvero: un diritto nascosto e osteggiato di fatto non esiste.
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